Il muscolo cardiaco allenato, come tutti i muscoli, ha maggior forza contrattile e quindi irrora meglio tutti i tessuti.
Le ventilazioni profonde durante l’attività fisica rallentano la perdita di elasticità polmonare (enfisema senile) quindi ossigena meglio il sangue.
L’attività fisica previene la perdita di tessuto muscolare senile (sarcopenia) e favorisce una postura corretta evitando l’atteggiamento piegato in avanti (cifosi tipica dell’anziano).
Procura beneficio nelle capacità esecutive sia degli arti superiori (manualità) che inferiori (equilibrio).
Riduce di 7/8 mm Hg sia la pressione sistolica che la diastolica, quindi previene l’ictus ed evita l’assunzione di farmaci.
Il movimento stimola la calcificazione delle ossa, quindi riduce il rischio di fratture del femore e dei cedimenti vertebrali.
L’esercizio evita le limitazioni funzionali e i blocchi articolari.
Seguire la palla in movimento stimola la conduzione nervosa che riduce i tempi di reazione.
La fatica muscolare grazie alla produzione delle endorfine ” ormoni della felicità”, aumenta il tono dell’umore, previene la depressione e l’ansia. Fa sentire più giovani (età percepita) e orgogliosi dello stile di vita che si conduce.
L’eccesso ponderale è un fattore di rischio cardiovascolare, il movimento brucia calorie.
Evita la stipsi tipica del sedentario senile, fattore di rischio della neoplasia del colon.
Riduce il rischio di aterosclerosi.
La stanchezza fisica favorendo il sonno, evita l’assunzione di sonniferi.
Bruciando gli zuccheri, l’attività muscolare abbassa la glicemia.
Consente di coltivare le vecchie amicizie e di farne di nuove.
La maggior irrorazione del nostro organo pensante rallenta il decadimento cognitivo.
Abbinato a una alimentazione corretta aumenta la prospettiva di vita e favorisce una terza età attiva.
Essendo un gioco è implicito il piacere di impegnarsi individualmente per raggiungere un risultato positivo condiviso con i compagni.